mercoledì 4 aprile 2012

la maglietta invisibile

Ecco la maglietta invisibile, quando non serve più si butta e "scompare"

Dalla polvere sotto il tappeto alla spazzatura invisibile il passo è breve e il concetto è lo stesso: basta una rivisitazione del problema in chiave tecnologica ed ecco la maglietta che quando non serve più si butta e sparisce. Alla vista, beninteso, perché la maglietta studiata dalla Università dell'Isola di Wight su richiesta della marca di abbigliamento Rapanui, continua a esserci, mucchietto invisibile a rischio d'inciampo.



I tecnici dell'Università hanno realizzato un tessuto in fibra ottica che cattura la luce da un lato e la trasferisce su quello opposto. Come il mantello di Harry Potter o quello usato da James Bond in "Die Another Day" nel 2002. "La questione è abbastanza semplice, dice Martin Drake-Knight, designer alla Rapanui, "le fibre ottiche catturano la luce nello spazio immediatamente circostante il capo e lo trasmettono attraverso i fili tessuti. Se si riesce a dirigere questa luce direttamente sulla parte opposta a quella dove è stata catturata, si ha la percezione dell'invisibilità".

Pare che la scoperta abbia suscitato i più diversi entusiasmi, oltre agli occultatori di mondezza, sembra che la cosa sia piaciuta ai militari che pensano già ai soldati invisibili o agli stilisti che studiano già come realizzare capi che utilizzino le fibre solo in alcuni, strategici, punti dei vestiti. Avvolgendo di fibre ottiche fianchi e pance ognuno, senza sforzo, potrà diventare un vero falso magro

1 commento:

  1. forte questa scoperta!
    se riesci metti le foto grandi, com modello SIMPLE viene molto facile,
    cmq ottimo restyling!
    amy

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