mercoledì 5 ottobre 2011

FASHION WEEK 2012 S/S MILAN

Popolo della Moda oggi vi racconterò una parte di curiosità, aneddoti ed episodi di cosa è successo a Milano, straordinaria capitale della moda! Traffico bloccato, tram in tilt delirio stile Hollywoodiano: questa

Popolo della Moda oggi vi racconterò una parte di curiosità, aneddoti ed episodi di cosa è stata Milano per un’intera settimana. Non sapevo cosa aspettarmi ma, appena è iniziato tutto, mi sono sentita come una bambina in un negozio di giocattoli! I colori che predominavano su tutto erano il giallo, il pink, il nude ed il verde smeraldo: tutte tonalità cromatiche che accendono i tessuti portabilissimi, a metà strada fra chic e street. Acconciature naturali e trucco quasi invisibile, le vere protagoniste sono state camicie e trasparenze, da indossare con una sottile fascia in pelle a contrasto, forme delicate ed adatte a look audace e mai volgare. Zeppe con innesto in camoscio con tacco vertiginoso e cinturino alla caviglia; Oxford allacciate in morbido vitellino lucido stile mascolino, calzature quasi tutte rigorosamente nere per lasciare spazio alle cromie degli abiti che stupiscono con trasparenze e tessuti portabili ad ogni ora della giornata. Ma soprattutto, la musica rock ha creato quella magia che ti teneva incollato alla sedia, senza una pausa, per non perdersi niente!
A differenza degli altri, lo stilista Lorenzo Riva si è contraddistinto per la sua particolare scelta: un connubio tra chic, etno e glam,  un viaggio tra Oriente ed Occidente vissuto con gli occhi di una donna cosmopolita che assorbe usanze e culture newyorkesi, passando per Doha, Shanghai e l’Occidente. Troviamo anche accenni agli anni ’60 attraverso le linee dritte e squadrate, nelle ampiezze di abiti rigorosi o nei caftani impalpabili alternati a vestiti fluttuanti,  per una donna bon ton. Lo stilista si è sempre concentrato sull’eleganza dei suoi capi artigianali piuttosto che sui trend destinati a passare di moda. I tessuti protagonisti sono stati principalmente bouclé di cotone quadrettato, piquet disegnato a nido d’ape, organza effetto moiré. Particolari erano i dettagli ed accessori firmati Barbara Cardabone, tessuti a contrasto cromatico o l’applicazione di rafia intrecciata, abbinamenti di bianco/beige, bianco/nero, disegni floreali e bianco/bluette giallo, grigi, rossi e cacao. La sera i tessuti si ammorbidiscono, si va sul georgette, chiffon, seta, mikado e organza; il rigore lascia spazio alla leggerezza degli abiti-caftano impreziositi da ricami per essere la regina della notte. Il finale è stato meraviglioso: abito da sposa che non passa mai inosservato, orgoglio del Made in Italy come  solo Lorenzo Riva sa fare.
Just Cavalli: non era la solita location per una sfilata super chic, ma ambientata in una fabbrica abbandonata ed impolverata, super affollata! Quando è iniziato tutto  ho capito  che  lui voleva puntare sulla collezione senza distrazioni: un ritorno alle origini per il rilancio di Just Cavalli che mixa alcuni dei suoi temi chiave animalier con maxi abiti in seta, mood rock-western e femminilità romantica. Abiti stampati in Mousseline, seersucker e crepon di seta da indossare con giacche, trench e gilet borchiati, di morbida pelle nappa o pelliccia. Le ampie bluse con motivi di farfalle e fiori su shorts o pantaloni skinny, jeans metallizzati argento o bronzo anche per l’uomo, sandali e stivali spuntati in morbido suede con dettagli pitone per un  look da cow-girl, cappelli da texano, maxi borse con piccoli foulard e code  di marmotta come portafortuna.
In conclusione, quest’anno Milano ha sfidato la crisi con creatività, colori e buon gusto, che non guasta mai!
Sono orgogliosa delle capacità artigianali che rendono l’Italia il paese numero uno della Moda .

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